Donne e Pensiero Politico (DoPP)
I “dialoghi a tre” di DoPP: Hannah Arendt
In coincidenza con la “Giornata internazionale della donna”, il progetto Donne e Pensiero Politico rinnova la sua proposta, presentando un “dialogo a tre” dedicato all’approfondimento della figura intellettuale di Hannah Arendt. Si tratta di un video in cui, riprendendo in parte i contenuti della video-lezione con cui lo scorso giugno abbiamo inaugurato la nostra rassegna, ci siamo interrogati sul contributo specificatamente “femminile” della riflessione arendtiana alla storia del pensiero politico. Il dialogo, cui hanno partecipato Cristina Cassina, Rita Corsi e Thomas Casadei, è stato originariamente pubblicato sulla rubrica online “La 27esima ora” del “Corriere della Sera” ed è ora qui ripresentato in una veste lievemente modificata, secondo il formato tipico dei video di DoPP. Più in generale siamo convinti che oggi celebrare la “Giornata internazionale della donna” comporti un riesame critico dell’intera teoria dei diritti e in pari tempo un ripensamento del concetto stesso di umanità a partire dalle problematiche dello sfruttamento e dell’esclusione. In tal senso, riprendendo il titolo di un celebre saggio della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie pubblicato da Einaudi nel 2015, possiamo davvero dire che dovremmo essere tutti femministi…
I "dialoghi a tre" di DoPP: Mme de Stael
Al fine di rinnovare ed arricchire ulteriormente la sua proposta, il progetto “Donne e Pensiero Politico” si è prefissato di organizzare una serie di veri e propri seminari online che, sul modello di quelli universitari, approfondiscano la figura e l’opera di una pensatrice in particolare, attraverso il confronto tra tre interlocutori in dialogo tra loro per circa un’ora. Il primo di tali “dialoghi a tre” è stato dedicato ad Hannah Arendt. Nel secondo ci occupiamo invece di Mme de Stael, cercando di ripercorrere la sua analisi del fenomeno della violenza politica, di mettere a fuoco il suo rapporto con Napoleone Bonaparte e infine di fare luce sulla sua concezione della libertà. Oltre a Giuseppe Sciara (Università di Bologna), che introduce e coordina, al secondo “dialogo a tre” di DoPP hanno preso parte Biancamaria Fontana (Università di Losanna) e Stefano De Luca (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli).
I "dialoghi a tre" di DoPP: Judith Butler e Nancy Fraser
Dopo quelli dedicati ad Hannah Arendt e a Mme de Stael, il terzo dei dialoghi a tre di DoPP presenta una piccola novità. In esso ci siamo infatti occupati non di una, ma di due pensatrici – Judith Butler e Nancy Fraser – cercando di mettere in luce gli elementi comuni e le differenze delle rispettive riflessioni teoriche. Il dialogo, cui hanno preso parte Maria Giulia Bernardini (Università di Ferrara), Anna Cavaliere (Università di Salerno) e Federico Trocini (Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino e curatore di DoPP), è stato originariamente pubblicato sulla rubrica online “La 27esima ora” del “Corriere della Sera” ed è ora qui ripresentato in una veste lievemente modificata, secondo il formato tipico dei video di DoPP.
Seyla Benhabib. Il diritto di valere, il diritto di appartenere. Video-lezione di Alessandra Grompi
Tornando a tematiche di stringente attualità, la quarantaquattresima video-lezione di DoPP prende in esame la riflessione di Seyla Benhabib (1950-). Cosa significa essere cittadini nell’età delle migrazioni? A quali diritti richiamarsi? Come diventare parte di una comunità politica? Quali sono gli effetti delle migrazioni sui regimi democratici? Sono questi alcuni degli interrogativi fondamentali con cui si misura la filosofa originaria di Istanbul e a lungo docente di Scienza politica presso la Yale University. Il suo contributo all’attuale dibattito contemporaneo sulla “nuova cittadinanza” consiste infatti nella rivendicazione, animata da una tensione all’universale di kantiana memoria, che l’appartenenza – intesa essenzialmente come pretesa al riconoscimento sociale, alla partecipazione politica e alla pari considerazione – costituisca un diritto umano di cui ciascun individuo gode indipendentemente dalla provenienza nazionale. A guidarci nel riesame della sua produzione intellettuale è Alessandra Grompi, docente di Filosofia e Scienze umane presso il Liceo Statale Celio Roccati di Rovigo e collaboratrice del CRID (Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità) dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.