Donne e Pensiero Politico (DoPP)
Inessa Armand, Una rivoluzionaria tra marxismo e femminismo. Video-lezione di Francesco Pellegrino
La quarantottesima video-lezione di DoPP è dedicata a una protagonista di primo piano della Rivoluzione russa, Inessa Armand (1874-1920). Nata da genitori francesi ma allevata a Mosca, Inessa coltiva precoci interessi culturali, appassionandosi presto al tolstoismo. Conseguito il diploma di istitutrice, promuove svariate attività filantropiche rivolte all’educazione delle prostitute e, a partire dal 1903, si avvicina alle posizioni del bolscevismo. Partecipa alla rivoluzione del 1905, in conseguenza della quale nel 1907 è condannata a due anni di esilio. Riparata a Parigi, qui studia economia e soprattutto conosce Lenin, con il quale intraprende una relazione sentimentale. Traduttrice dei discorsi di quest’ultimo, collabora con la moglie, Nadežda Krupskaja, nell’ambito della rivista «Rabotnitsa» [La lavoratice]. All’indomani della Rivoluzione, continua a battersi in favore dell’emancipazione femminile e soprattutto anima, insieme ad Aleksandra Kollontaj, lo Zhenotdel, la sezione del partito bolscevico creata ad hoc per affrontare la questione femminile. A guidarci nella scoperta di questa rivoluzionaria è Francesco Pellegrino, direttore d’orchestra e docente di lingua inglese e russa presso il liceo Gianbattista Bodoni di Saluzzo.
Costruire la democrazia: la riflessione di Mary Parker Follett. Video-lezione di Raffaella Baritono
Con la quarantasettesima video-lezione di DoPP restiamo negli Stati Uniti, ma torniamo agli inizi del secolo per dedicarci alla complessa figura dell’attivista, politologa e sociologa Mary Parker Follett (1868-1933). Nata nei pressi di Boston, Mary Parker Follett frequenta l’università di Harvard dove si dedica, sotto la guida di Albert Bushnell Hart (1854-1943), allo studio delle istituzioni politiche. Al 1896 risale il suo primo libro, "The Speaker of the House of Representatives". Conseguita la laurea due anni dopo, si impegna nel social work, collaborando attivamente coi circoli progressisti di Boston. Continuando a coltivare intensi rapporti con il mondo accademico, nel 1918 pubblica il volume The New State. Group Organization The Solution of Popular Government (1918). In esso, fornendo un fondamentale contributo teorico al dibattito sul pluralismo politico dell’epoca, ella riconosce al movimento femminile il merito di aver favorito l’instaurazione di nuove modalità di relazione sociale e, al tempo stesso, critica la concezione puramente formalistica ed elettorale della democrazia. A suo avviso, infatti, per dare effettiva sostanza alla cittadinanza democratica, occorreva dare vita a una nuova forma di individualismo che, in contrasto con quella predominante nella società americana del suo tempo, fosse fondata sul concetto di «individuo relazionale» e sulla composizione delle differenze. A guidarci nell’approfondimento della figura e della riflessione teorica di Mary Parker Follett è Raffaella Baritono, docente di storia e istituzioni delle Americhe presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna.
«Un matrimonio difficile». Il femminismo contrattualistico di Jean Hampton. Video-lezione di Martina Marras
La quarantaseiesima video-lezione di DoPP prende in esame la figura e l’opera di una filosofa statunitense contemporanea, Jean Elizabeth Hampton (1954-1996). Nata a Long Island, trascorre gran parte della giovinezza ad Albany per poi iscriversi al Wellesley College, la stessa università femminile dove si sarebbe formata la futura first Lady Hillary Clinton. Dopo il conseguimento della laurea (1976) prosegue i suoi studi ad Harvard, sotto la guida di John Rawls (1921-2002). In meno di vent’anni di attività, Jean Hampton si è occupata di filosofia politica, di etica, di filosofia del diritto, di teoria della scelta razionale e, sul finire della sua vita, si è avvicinata al femminismo. Al 1992 risale il suo fondamentale saggio Feminist Contractarianism, tra le pagine del quale, sulla scia dei dibattiti suscitati dal Contratto sessuale (1988) di Carole Pateman, sviluppa un’originale proposta teorica orientata a introdurre il problema della giustizia nell’ambito delle relazioni intime tra privati. A guidarci nell’approfondimento della riflessione teorica di Jean Hampton è Martina Marras, assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Cagliari.
La potenza della penna. Mme de Genlis tra letteratura, politica ed educazione. Video-lezione di Valentina Altopiedi
Dopo aver già preso in esame di Olympe de Gouges, Marie Madeleine Jodin e Mme de Stael, la quarantacinquestima video- lezione di DoPP si occupa di un’altra protagonista della Rivoluzione francese, Mme de Genlis (1746-1830). Cronista della Rivoluzione e drammaturga dell’alta società, animatrice di raffinati salotti intellettuali, nemica dei philosophes, protetta di Napoleone Bonaparte, Stéphanie de Genlis attraversò almeno quattro stagioni fondamentali della moderna storia politica francese – da quella della monarchia assoluta a quella della repubblica rivoluzionaria, da quella dell’impero napoleonico a quella della monarchia costituzionale dei Borboni – vivendo tanto a lungo da arrivare a vedere Luigi Filippo d’Orléans (1773-1850), di cui fu istitutrice, salire al trono di Francia. Instancabile pedagoga e prolifica romanziera, si misurò criticamente soprattutto con Voltaire e Rousseau da un lato e con Mme de Stael dall’altro. A guidarci nel riesame della sua controversa figura intellettuale è Valentina Altopiedi, giovane studiosa di storia moderna dell’Università di Torino e già borsista della Fondazione Luigi Einaudi onlus di Torino.