Il cielo sopra Berlino
Proiezione del film
26 giugno 2019 ore 21.45
Polo del '900, Cortile San Daniele, via del Carmine 14, Torino
All'interno della rassegna cinematografica Muri visibili e muri invisibili, proiezione del film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (Germania Ovest, Francia, 1987, 130').
Ingresso gratuito
Il film
Titolo originale: Der Himmel über Berlin
Sceneggiatura: Wim Wenders con la collaborazione di Peter Handke
Interpreti: Bruno Ganz, Solveig Dommartin, Otto Sander, Curt Bois, Peter Falk, Nick Cave
Fotografia: Henri Alekan
Montaggio: Peter Przygodda
Scenografia: Heidi Ludi
Assistente alla regia: Claire Denis, Knut Winkler
Musica: Jürgen Knieper
Produzione: Road Movies GmbH e Argos Films in associazione con Westdeutscher Rundfunk
Produttori: Wim Wenders e Anatole Dauman
Produttore esecutivo: Ingrid Windisch
Distribuzioe italiana: Academy
Adattamento dialoghi edizione italiana: Cinzia Romani.
Il cielo della Berlino divisa dal Muro è popolato di angeli, angeli della storia, angeli trasognati, angeli lirici. Avendo smarrito il proprio ruolo di custodi dell’umanità dopo l’esperienza lacerante del secondo conflitto mondiale, invisibili agli occhi umani ma non a quelli dei bambini, gli angeli osservano la città e i suoi abitanti, cogliendo pensieri, ricordi e sentimenti: i sogni di una bimba che parte per le vacanze, le apprensioni di una donna che sta per partorire, gli interrogativi di un padre, gli ultimi pensieri di un uomo morente. Due angeli, Damiel e Cassiel, si incontrano per riferirsi i frammenti di storie insolite incontrate vagando. Damiel confessa al compagno l’insofferenza nei confronti della propria “eternità” e il desiderio di sperimentare la concretezza della vita: sentire finalmente il peso del proprio corpo, ricevere un cenno di saluto, dare da mangiare al gatto, avere la febbre o le dita nere per aver letto il giornale, entusiasmarsi per un buon pranzo, mentire, supporre invece che sapere.
Gli angeli frequentano gli immensi locali della Biblioteca Nazionale, dov’è raccolta tutta la conoscenza del mondo e dove gli umani mantengono il legame con i propri antenati. È qui che trascorre le giornate anche l’anziano Omero, il cantore dell’umanità, il depositario del mistero del Racconto che si domanda cosa c’è nella pace che alla lunga non entusiasma e che non si presta alla narrazione epica. Cassiel segue il vecchio Omero fuori dalle mura della biblioteca alla ricerca di una Berlino perduta nel tempo, simbolizzata da una Potsdammerplatz ridotta a spazio deserto.
Dal canto suo, Damiel girovaga per la città sempre più attratto dalla vita e così si imbatte nel circo Alekan. Qui vede e s’innamora di Marion, bella trapezista, di cui ammira l’eleganza e intuisce l’inquietudine profonda. Si acuisce in lui il desiderio di cadere sulla terra e farsi umano e nell’attesa si serve del sogno per entrare in contatto con la donna. Poi, Cassiel e Damiel si ritrovano su un set cinematografico dove sono in corso le riprese di un noir ambientato durante il nazismo e il cui protagonista è Peter Falk, il celebre “tenente Colombo”. Anche Peter Falk, dopo il lavoro, si aggira per Berlino in cerca di un passato perduto. Tra lui e Damiel si stabilisce un contatto oltre ogni frontiera tra visibile e invisibile che spingerà definitivamente l’angelo alla decisione di abbandonare l’immortalità a favore della vita terrena consentendogli di vivere il suo amore con Marion.
Il cielo sopra Berlino è un atto d’amore per una città offesa dalla Storia, dove il futuro è un’ipotesi costretta a confrontarsi con le cicatrici impresse nel suo stesso corpo, sugli edifici, sui muri e sul Muro, nella memoria dei suoi abitanti dove non si dissolvono le immagini di morte e distruzione del secondo conflitto mondiale. Berlino, sintesi di tutte le frontiere fisiche e mentali, è metafora di ciò che nel mondo è diviso, frantumato, inconciliabile e dunque luogo di inaudita e sofferta verità, l’unico dove l’intreccio fra passato e presente è una filosofia della vita e la memoria una provvidenziale condanna che aiuta a sopravvivere. Il cielo sopra Berlino è anche un omaggio al cinema, realizzato sotto il segno dei tre angeli a cui è dedicato: Ozu, Truffaut e Tarkovskij (cfr. Filippo D’Angelo, Wim Wenders, Il Castoro, 1994).
Il cielo sopra Berlino è una sinfonia di immagini, suoni e musica capace di trapassare dall’urlo al sussurro, dal Cielo alla Terra, dalla Vita alla Morte, dal racconto dell’Omero Curt Bois, memoria storica della città, ad un concerto di Nick Cave (cfr. Giovanni Spagnoletti, dall’edizione italiana del dvd).
“Il mio paese è pieno di confusione e violenza. L’unificazione è stata un grosso abbaglio, quasi un tradimento, soprattutto per chi viveva ad est, che oggi è ancora più povero. Ma anche per me diventa ogni giorno più difficile accettare la cecità e i soprusi che arrivano da ogni parte” (Wim Wenders intervistato da Cristina Piccino, Wenders e l’ultima emulsione, “il Manifesto”, 22 ottobre 1993)
Il progetto
La proiezione si colloca nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Berlino 89. Muri di ieri, muri di oggi coordinato dall'Istituto Salvemini in collaborazione con Goethe Institut, Fondazione Nocentini, ANCR e Unione culturale.