Craxi. Le riforme e la governabilità (1976 - 1993)
,giovedì 23 gennaio, ore 17.30, Sala Conferenze, Palazzo San Celso, Corso Valdocco 4/a - Torino, ore 18
Gli autori Zeffiro Ciuffoletti ed Edoardo Tabasso ne discutono con: Giovanni Ferrero, Giuseppe La Ganga, Salvatore Vullo . Introduce e presiede Sergio Soave
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A 20 anni dalla scomparsa del leader socialista, è possibile ricostruirne storicamente la vicenda politica che lo vide protagonista e innovatore in vari aspetti della vita pubblica? Dalla densa introduzione dello storico Zeffiro Ciuffoletti si direbbe che non solo è possibile ma è doveroso, poiché la crisi della prima repubblica non è affatto superata e tocca interrogarsi sulle tante "provocazioni" che Craxi seppe porre e sui tanti temi che seppe portare alla ribalta del dialogo politico. Ciò che lo ispirava era la consapevolezza che solo un realistico riformismo avrebbe potuto permettere all'Italia di giocare il ruolo che le competeva in campo internazionale e che solo l'efficienza della sua forma istituzionale avrebbe potuto consentire di superare le tante paralisi che ne facevano un paese quasi incomprensibile all'estero nella sua bizzarra complessità. Che si parli di riforma istituzionale, di forma dei partiti, di debito pubblico, di piccole imprese, di ruolo del sindacato, di pari opportunità o di duello a sinistra sull'Unione Sovietica è difficile prescindere dalle coraggiose intuizioni del craxismo.
La presentazione del libro è organizzata in collaborazione con Il Circolo dei Riformisti e Fondazione Filippo Turati - Onlus.