Est-Europa. Città che cambiano, culture che mutano
All'interno dei complessi processi storici del 900 le città hanno scandito con la loro trasformazione, natura, dimensione e qualità del mutamento. E' maturata così l'idea di elaborare un progetto che delle città dell'Est europeo consentisse di cogliere sia i segni del passato sia le tendenze di cambiamenti tuttora in atto e non sempre univoci nella loro direzione.
In particolare delle città sono stati privilegiati la dimensione fisica (urbanistica, architetture), la dimensione sociale (economia, politica), la dimensione culturale (luoghi di produzione e distribuzione della cultura). Nell'ambito di tale schema si è pensato di sviluppare la ricerca su alcune grandi aree esemplificate da alcune città: Mosca, Berlino, Varsavia/Nowa Huta, Odessa, cui dovrebbero seguire altre a mano a mano che il progetto avrà modo di essere portato a compimento. Si intende dunque analizzare la trasformazione delle strutture urbane, della popolazione e delle culture scegliendo diversi casi-studio, quali:
- le metropoli: l'attenzione è rivolta a Mosca e a Berlino e al loro diventare città internazionali;
- città della periferia ex-sovietica che portano assieme i tratti di una situazione post-sovietica e post-coloniale: Samarcanda (Uzbekistan), Astana (Kazakhstan), Grozny (Russia), Chişinău e Pîrliţa (Moldova),
- le città medie: si considerano i percorsi differenti seguiti da Cracovia (Nowa Huta) e Varsavia;
- città che hanno avuto o che hanno comunità ebraiche importanti: Odessa.
Nell'ambito di tale progetto sono stati organizzati i convegni:
Il cambiamento culturale nelle città dell'Est dopo il crollo del regime comunista, Torino, 30-31 maggio 2008
Berlino e i linguaggi della riunificazione, Torino, 6 maggio 2009