Contro le mafie e l'economia sommersa
Introduce:
Don Luigi Ciotti, Fondatore Gruppo Abele, Presidente di Libera
Presiede:
Lucio Levi, Presidente del Movimento Federalista Europeo
Interventi programmati:
Paolo Ceratto, Vicedirettore UNSSC
Lorenzo Cestari, UIL – TO/Piemonte
Davide Franceschin, CGIL – TO
Claudio Tecchio, CISL – Piemonte
Si prega di dare conferma della partecipazione al seguente recapito:
Movimento Federalista Europeo
Via Schina, 26 - 10144 Torino
Tel/Fax: 011-4732843
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L’indebolimento della sovranità degli Stati li rende impotenti a fronte di attività criminali di dimensione mondiale. La risposta alle sfide della competitività internazionale può indurre i governi a tollerare, a fini occupazionali, l’economia sommersa. Vengono in tal modo elusi beni pubblici, come i diritti dei lavoratori, gli obblighi fiscali, il rispetto ambientale e si crea un terreno fertile per gli investimenti di capitali riciclati con accumulazione di ricchezze illecite che rafforzano la criminalità organizzata in tutto il mondo.
Il problema è globale e sconta l’assenza di un governo mondiale e di strumenti di controllo democratico sulle scelte economiche. L’Unione Europea può contrastare questi fenomeni. Ma occorre che vengano attribuiti al governo europeo gli strumenti e le risorse adeguate a lanciare un Piano europeo per lo sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile. Un Piano per lo sviluppo, l’occupazione, la ricerca e l’innovazione che permetta di creare i milioni di posti di lavoro stabili e di qualità come, già nel 1993, prevedeva il Piano Delors. Questa è l’unica via per favorire la transizione verso un modello produttivo più avanzato, rafforzare il modello sociale europeo e mettere in sicurezza le basi stesse della democrazia. La legalità è un bene pubblico che dà basi solide alla solidarietà e fa in modo che nessuno sia lasciato solo.