Presentazione del libro La Germania rosso-verde
Sala dell'Antico Macello di Po Via Matteo Pescatore 7 Torino
Lungi dal rappresentare un episodio ormai concluso della recente storia politica tedesca, la fase di governo della "coalizione rosso-verde" (1998-2005), formata dal Partito socialdemocratico e da quello dei Grünen (Verdi), in realtà ha introdotto una serie di mutamenti strutturali e istituzionali i quali hanno aperto la strada a una modifica, anche duratura, di alcuni campi politici centrali del capitalismo renano, in forte difficoltà da più di un decennio. Oltre che per i cambiamenti realizzati nel settore dell'ambiente e dei diritti civili, ciò vale soprattutto per alcune arene assai importanti come il mercato del lavoro, il sistema fiscale, la sanità e le politiche assistenziali e pensionistiche. Le scelte dell'esecutivo, tuttavia, in particolare l'approvazione della cosiddetta "Agenda 2010", sono risultate assai controverse all'interno della sua stessa base e hanno comportato delle pesanti ricadute sul sistema politico. Tra queste, una crisi profonda e persistente della Spd, uno scontro senza precedenti con il sindacato, suo partner storico, un aumento dell'incertezza e fluidità dell'elettorato, e, soprattutto, una maggiore frammentazione del sistema partitico. Tali tendenze si sono rafforzate dopo le elezioni anticipate del 2005. Esse hanno dato inizio a una fase di instabilità politica non ancora superata, la quale attualmente costituisce uno dei maggiori problemi per un paese che, come noto, ha un ruolo centrale in Europa e un'influenza decisiva sul suo futuro.