Scuola e laicità nell'Italia unita. Questioni storiche e prospettive attuali
Il Comitato Torinese per la Laicità della Scuola ha tra i suoi scopi statutari la piena affermazione della scuola laica come scuola di tutti, del dialogo critico e del confronto. Il Comitato promuove dibattiti e convegni sulla laicità, i diritti umani, la difesa dei principi costituzionali di libertà e di eguaglianza; dal febbraio 1994 ha organizzato ogni anno un convegno di studio – rivolto principalmente al mondo della scuola – con la partecipazione di docenti universitari e di esperti dei problemi trattati. Gli atti dei Convegni sono stati pubblicati sul trimestrale «Laicità», che ha iniziato a uscire nel 1988 (direttore: Carlo Ottino).
Il Convegno del 2011, Scuola e laicità nell'Italia unita. Questioni storiche e prospettive attuali,che stiamo preparando in collaborazione con il CEMEA Piemonte, con il CIDI di Torino, con la FNISM- sezione di Torino e con il MCE - Torino, si propone di riflettere sui 150 anni dell'Unità sotto il profilo della laicità, con approfondimenti su alcuni momenti della storia della scuola, dal periodo liberale, al fascismo, alla Costituzione repubblicana, alla situazione attuale. Si rivolge soprattutto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e agli studenti della secondaria superiore.
Dalle Carte dei diritti della fine del Settecento l'istruzione da oggetto della carità religiosa e della benevolenza delle classi superiori diventava un diritto dei cittadini. Da monopolio del clero diventava una funzione essenziale dello Stato. Questa eredità storica confluisce nella Costituzione repubblicana.
Ci rifacciamo al pensiero di Piero Calamandrei, che in un celebre discorso del 1950 affermava essere la scuola organo costituzionale e nel 1946 aveva scritto: «trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere. Non si ha vera democrazia là dove l'accesso all'istruzione non è garantito in misura pari a tutti i cittadini».
Scuola di tutti significa scuola laica. Ma il principio della religione cristiana nella sua forma cattolica come fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica elementare e media fu espressamente dichiarato nel Concordato del 1929 e fu ribadito ancora nei Programmi Ermini del 1955. Solo con il neoconcordato del 1984 e con le relative sentenze interpretative della Corte costituzionale questo principio è stato espressamente abbandonato. Ma persiste nel nostro Paese e nella scuola un deficit di laicità e molti problemi rimangono aperti.
Queste e simili questioni verranno discusse nel nostro Convegno, sulla base delle relazioni di docenti dell'Università e della secondaria superiore.